Come ragionano gli economisti? gli economisti ragionano "a saldo", fanno le loro sommatorie, se c'è il pareggio o c'è saldo positivo, bene, sennò, male.
Ma gli economisti, studiano l'economia, quindi studiano LA VITA delle persone, dato che tutti quanti siamo dentro e facciamo parte dell'economia.
Ma niente, gli economisti sono come, ma in misura ancora maggiore (dato che passano la vita a elaborare asettici numeri), quei medici, o chirurghi, che non si interessano minimamente del paziente, se soffre o non soffre nel corpo e nell'anima, ma solo della sua malattia, delle tecniche da usare, delle probabilità di successo di una terapia piuttosto che un'altra.
Così succede, per esempio, che se un economista studia i dati di mortalità aziendale in iTalia, magari "legge" i dati e "risulta" che tante aziende sono "morte" ma altrettante sono "nate", per cui... per cui? per cui "tutto bene madama la marchesa".
Eeeeh nooooo, dico, io! tutto bene una minchia!
Perchè se una impresa chiude, è un dramma, se non una tragedia, per quelli che ci lavoravano, e il fatto che ci sia un'altra azienda da un'altra parte che apre, non porta nessun sollievo!
Sarebbe come dire ad uno che soffre per la perdita di una persona cara... suvvia, non ti dispiacere, che in questo momento c'è un nuovo bambino venuto al mondo da qualche parte!
Ma vaffanculo... ma che ragionamento è!? mica le sofferenze e le gioie si compensano tra persone sconosciute e a distanza! a volte non si compensano nemmeno all'interno della stessa persona, figuriamoci tra sconosciuti.
Altro esempio: l'economia di un paese è asfittica; si potrebbe fare una svalutazione del 20% della valuta nazionale sul mercato valutario (come è stato fatto per la lira nel 1992... 20%!!!!) Risultato, le importazioni risulterebbero di colpo più care del 25%, ma le esportazioni più economiche del 20% (per chi compra dall'estero), per cui diminuirebbe l'import e aumenterebbe l'export e l'economia ne gioverebbe.
Ah! ne gioverebbe!?
Ma sì, nel suo insieme, facendo i conti da economista asettico, facendo i saldi con la calcolatrice... eh, certo, il saldo è positivo per cui "tutto bene madama la marchesa".
Eeeeh nooooo, dico, io! tutto bene una minchia!
Perchè se mi aumenti di colpo del 25% i prezzi di acquisto dei prodotti importati (tra i quali il petrolio, da cui energia e carburanti) e la gente si trova a spendere il 25% in più di prima per comprare le stesse cose di prima delle quali magari non può farne a meno e le aziende che commercializzavano prodotti esteri si trovano di colpo a non vendere più nulla e finiscono sul lastrico... a tutti sti qua che di colpo si trovano a stare peggio di prima se non addirittura a perdere il lavoro, non gliene può fregare manco di nulla della felicità di quelle altre aziende, che lavorano con l'estero e che quindi con la svalutazione gli affari gli si sono gonfiati che è un piacere.
Nossignori, non funziona così, non è che la felicità degli uni si trasferisce e compensa l'infelicità degli altri! cari economisti asettici.
Ma gli economisti, studiano l'economia, quindi studiano LA VITA delle persone, dato che tutti quanti siamo dentro e facciamo parte dell'economia.
Ma niente, gli economisti sono come, ma in misura ancora maggiore (dato che passano la vita a elaborare asettici numeri), quei medici, o chirurghi, che non si interessano minimamente del paziente, se soffre o non soffre nel corpo e nell'anima, ma solo della sua malattia, delle tecniche da usare, delle probabilità di successo di una terapia piuttosto che un'altra.
Così succede, per esempio, che se un economista studia i dati di mortalità aziendale in iTalia, magari "legge" i dati e "risulta" che tante aziende sono "morte" ma altrettante sono "nate", per cui... per cui? per cui "tutto bene madama la marchesa".
Eeeeh nooooo, dico, io! tutto bene una minchia!
Perchè se una impresa chiude, è un dramma, se non una tragedia, per quelli che ci lavoravano, e il fatto che ci sia un'altra azienda da un'altra parte che apre, non porta nessun sollievo!
Sarebbe come dire ad uno che soffre per la perdita di una persona cara... suvvia, non ti dispiacere, che in questo momento c'è un nuovo bambino venuto al mondo da qualche parte!
Ma vaffanculo... ma che ragionamento è!? mica le sofferenze e le gioie si compensano tra persone sconosciute e a distanza! a volte non si compensano nemmeno all'interno della stessa persona, figuriamoci tra sconosciuti.
Altro esempio: l'economia di un paese è asfittica; si potrebbe fare una svalutazione del 20% della valuta nazionale sul mercato valutario (come è stato fatto per la lira nel 1992... 20%!!!!) Risultato, le importazioni risulterebbero di colpo più care del 25%, ma le esportazioni più economiche del 20% (per chi compra dall'estero), per cui diminuirebbe l'import e aumenterebbe l'export e l'economia ne gioverebbe.
Ah! ne gioverebbe!?
Ma sì, nel suo insieme, facendo i conti da economista asettico, facendo i saldi con la calcolatrice... eh, certo, il saldo è positivo per cui "tutto bene madama la marchesa".
Eeeeh nooooo, dico, io! tutto bene una minchia!
Perchè se mi aumenti di colpo del 25% i prezzi di acquisto dei prodotti importati (tra i quali il petrolio, da cui energia e carburanti) e la gente si trova a spendere il 25% in più di prima per comprare le stesse cose di prima delle quali magari non può farne a meno e le aziende che commercializzavano prodotti esteri si trovano di colpo a non vendere più nulla e finiscono sul lastrico... a tutti sti qua che di colpo si trovano a stare peggio di prima se non addirittura a perdere il lavoro, non gliene può fregare manco di nulla della felicità di quelle altre aziende, che lavorano con l'estero e che quindi con la svalutazione gli affari gli si sono gonfiati che è un piacere.
Nossignori, non funziona così, non è che la felicità degli uni si trasferisce e compensa l'infelicità degli altri! cari economisti asettici.
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