giovedì 3 agosto 2023

SE SAPESTE QUELLO CHE NON VI VIENE DETTO (DAI MEZZI DI INFORMAZIONE DI MASSA)...


Anche oggi ho guardato, o per meglio dire, ascoltato, l'ennesima testimonianza di persona morta (clinicamente, a seguito di danni fatali agli organi, per trauma o malattia) e resuscitata la quale, non solo è guarita da una condizione clinica terminale e irreversibile ma ha portato con sè la memoria di quello che ha visto, udito, percepito, durante quel tempo terrestre che lei era morta.
Una persona "normale", con una vita "normale", spesso e volentieri nemmeno una vita "facile", che testimonia di una esperienza perfettamente vivida nella sua memoria ma così "incredibile" da creare enorme imbarazzo nel raccontarla ad altri.
Chi racconta queste esperienze non lo fa per "fama", perchè, al contrario, il rischio è quello, soprattutto oggi, di venire diffamati, vilipesi, accusati di insanità mentale, di mentire.
Il più delle volte queste persone tengono per sè questi racconti, al massimo provano a confidarli alle persone più vicine e vedere come queste reagiscono.

A oggi, credo forse di averne ascoltate una ventina di queste testimonianze, senza essere andato a cercarmele, semplicemente mi sono state suggerite dagli algoritmi di YouTube.
Queste esperienze extra corporee non sono una novità, sono ben note da decine di anni, e i primi ricercatori pionieri in materia gli hanno dato un nome ben preciso: NDE, Near Death Experience, ovvero esperienze prossime alla morte.
Il termine "prossime" qui è solo a indicare che la "morte" non è stata "definitiva", ma si tratta comunque di morte "clinica".
Come il caso di quel ragazzo affogato nelle acque gelide di un laghetto ghiacciato e rimasto senza battito cardiaco per quasi un ora ("John spent 15 minutes underwater before being pulled up by rescue forces. He was taken to St. Joseph Hospital West, and after 43 minutes of unresponsive CPR, doctors were ready to pronounce him dead."), un caso divenuto nazionale negli USA perchè nei media le tragedie fanno sempre notizia... salvo che questa tragedia poi è finita in qualcosa che è oggi bisogna definire con l'espressione "guarigione inspiegabile" o "regressione spontanea", perchè la parola "miracolo" sa troppo di credenza religiosa, di superstizione, cose di altri tempi quando la gente era ignorante.

Come dicevo l'esistenza di queste esperienze e di chi le testimonia non sono una novità, la novità è che oggi, solo oggi, grazie a Internet e a piattaforme di condivisione come YouTube tali esperienze e testimonianze diventano accessibili a tutti.
C'è un sito web, per esempio, ndefr[.]com, che è stato creato per ospitare le storie e i documenti medici e per vagliare le esperienze NDE raccolte nel tempo.
A oggi sono circa 3000... solo quelle presenti e documentate in quel sito. E sono in gran parte recenti, contemporanee.

L'esistenza della vita dopo la morte, l'esistenza di Dio e di Gesù come entità spirituali ma "reali" seppure in una dimensione non materiale, con migliaia di testimonianze a supporto, la possibilità concreta di guarigioni miracolose associate a esperienze spirituali, dovrebbero essere notizie a cui dare gran risalto mediatico, notizie che danno risposte a domande che l'uomo si porta dentro da sempre, da centinaia di migliaia di anni ma che fino a oggi non trovavano risposte che nelle speculazioni e nelle credenze religiose... ma in fondo, si dice, non si può essere certi di nulla perchè nessuno dopo morto è mai tornato indietro a raccontare cosa ci sia nell'aldilà, ammesso che ci sia un aldilà.

Ecco... invece non è più così... non è più vero che "nessuno sia tornato indietro dopo morto" di testimonianze ce ne sono a migliaia solo che... NON VI VIENE DETTO.

Ecco perchè sto scrivendo questo post... perchè ogni volta che ascolto una di queste storie mi domando "ma perchè non le ho mai sapute prima?" ma perchè nessuno di coloro che conosco di persona ne sa nulla? ma perchè di cose così importanti e fondamentali per la formazione della filosofia, dell'etica, della morale, per dare senso e significato alla vita non si parla mai nei mezzi di informazione di massa?

La risposta è semplice... non se ne parla perchè "fa comodo" a quelli che controllano l'informazione (che sono gli stessi che facevano credere che il Covid19 era peggio della peste nera, e che non ci fossero cure e che i vaccini sperimentali a mRNA fossero efficaci e sicurissimi, e gli stessi che vogliono far credere che il CO2 sia peggio della peste nera e che tutto sia sacrificabile pur di non morire... perchè "di vita ce n'è una sola" e dopo la morte "il nulla") i quali hanno particolarmente interesse a diffondere una cultura estremamente materialistica rispetto alla quale la vita è solo quella fatta di cose tangibili e di piaceri effimeri, rispetto alla quale fare bene o fare il male è solo relativo alla utilità individuale (è bene se è utile a me) o sociale (è bene se è utile alla società), e rispetto al quale la morte è la vanificazione della vita stessa, la tragedia peggiore che può capitare ai vivi.
E con la paura di morire ben insegnata (in segnare, segnare dentro) nelle menti delle masse, queste sono molto più facilmente controllabili e manipolabili.
Perchè chi crede che morendo perde tutto, è disposto a dare e fare tutto pur di non morire, ma chi crede che morendo continuerà a vivere non è disposto a cedere a qualsiasi ricatto che minacci la morte come conseguenza.
Curiosamente, nemmeno le "istituzioni" religiose appaiono molto interessate a parlare di questi "casi" di queste migliaia di testimonianze di vita oltre la morte... perchè?
Beh... semplice... spesso e volentieri queste testimonianze non sono "allienate" con le dottrine teologiche principali.
Spesso e volentieri anche persone che molti predicatori non esiterebbero a definire "peccatori" non finiscono all'inferno, anzi tutt'altro.
Spesso e volentieri le testimonianze parlano di vite multiple per la stessa "anima" e di reincarnazioni.
Spesso e volentieri la descrizione di Dio e di Gesù (che è spesso presente ma non sempre) non corrisponde a quella "canonica" della dottrina di questa o quella fede o denominazione religiosa.

Quindi... NON VIENE DETTO, non VI viene detto.
E ogni volta che ci rifletto su questa cosa mi tornano alla mente le parole di Barrie Schwortz, il fotografo documentarista ufficiale del Shroud of Turin Research Project (STURP), il primo e unico team di esperti e scienziati che hanno avuto l'autorizzazione di fare analisi approfondite sul telo conosciuto col nome di "Sacra Sindone".
Barrie Schwortz ha creato un sito web, 27 anni fa, per rendere accessibili a chiunque quelle informazioni, i risultati di quegli esami e analisi che lui assieme ai colleghi aveva raccolto nel 1978 e che dimostravano che se quel telo fosse il risultato di un artefatto, ebbene sarebbe l'artefatto umano più complesso e irriproducibile della storia (irriproducibile nemmeno con la tecnologia di oggi), altrimenti non rimane che accettare la possibilità che l'origine sia non umana, soprannaturale.
In un monologo in un TEDx talks di dieci anni fa, Barrie Schwortz disse: "[prima di decidermi a creare il sito web] negli anni mi accorsi che le notizie dei mezzi di informazione davano sulla Sacra Sindone, erano spesso ingannevoli se non addirittura false".
Ecco, quelle sono le parole che mi tornano alla mente, assieme all'aneddoto da lui raccontato in quello stesso monologo: "nel 1996 mi chiama al telefono un mio amico che mi disse - Sai di quella Sacra Sindone con cui hai a che fare? - e io gli risposi - Si? so di quella Sacra Sindone con cui ho a che fare - e lui a me - Lo sai? alla fine è stato scoperto che è una foto fatta da Leonardo Da Vinci! -. In un primo momento pensavo stesse scherzano ma poi ho capito che diceva sul serio e quindi gli domandai - Scusa mah... dov'è che hai trovato quella informazione? - e mi disse - Beh, mia moglie e io eravamo alla cassa del negozio di alimentari e là, in uno degli scaffali, c'era un quotidiano "The Enquirer" -"
Se bisogna pubblicare la notizia che la datazione al C14 dimostra che la tela della Sacra Sindone non è vecchia di duemila anni ma è un manufatto del 1200-1400 allora titoloni, perchè tutto è notizia ciò che può smentire e danneggiare la fede Cristiana.
Se invece giunge alle redazioni notizia dell'esistenza di prove che dimostrano la non origine umana della colorazione e l'autenticità del telo (dalla presenza di pollini particolari, dalla tipologia di sbiancatura del lino, dalla presenza di macchie non visibili a occhio nudo che corrispondono alla ferita al costato, dalla presenza di macchie di sangue umano con alta concentrazione di bilirubin tipico di chi viene sottoposto a tortura) e che la datazione al C14 è con ogni probabilità stata falsata sia dall'incendio del 1532 che dalla presenza di fibre di lino usate per la riparazione... allora no, silenzio, tutti zitti... che non si sappia in giro.

Ecco, i media mentiscono su tutto quello che conta, quello che veramente può cambiare i paradigmi filosofici e la scala dei valori di intere popolazioni e renderle meno manipolabili.
E su cosa mentono tra le altre cose?
Sulla Sacra Sindone.
Negare, negare tutto e disinformare perchè non sia mai che troppi comincino davvero a credere che quel telo sia la prova materiale dell'esistenza di un uomo, Gesù, che ha lasciato dietro di sè una testimonianza soprannaturale.
Non sia mai che i milioni di atei e agnostici così faticosamente conquistati nei secoli, cominciassero a dubitare la narrativa che dice che i Vangeli sono dei "falsi" e che Gesù non è mai esistito e se anche fosse esistito non era niente altro che uno dei "tanti" predicatori di "quel tempo".
E che le religioni sono tutte uguali, una vale l'altra, sono tutti false uguali.

Il problema maggiore oggi non è tanto che la gran parte della gente "non sa", la cosa grave è che "non sanno di non sapere", sono stati indotti a credere di sapere tutto ciò che c'è da sapere quando la realtà è tutto l'opposto.
"So di non sapere" è un detto attribuito a Socrate, pervenutoci attraverso il racconto di Platone, filosofo greco. Il concetto, anche chiamato paradosso socratico, è ritenuto il fondamento del pensiero del filosofo greco, perché basato su un'ignoranza intesa come consapevolezza di non conoscenza definitiva, che diventa però movente fondamentale del desiderio di conoscere.

Se non si sa di non sapere, non c'è nemmeno il movente per conoscere quello che ancora non si sa.

#HalEx
#SaperDiNonSapere
#QuelloCheNonViVieneDetto
#TempoDiRisveglioSpirituale