lunedì 1 aprile 2013

BITCOIN... IL FUMO E' TANTO...

Domanda:
Chi stabilisce il tasso ufficiale di scambio del bitcoin con altre valute?

Non esiste un ente dedicato a tale scopo, non esiste un ente, un istituto, che sia ufficialmente dedicato a tale funzione... alla funzione di scambio.
Quindi come avviene?

Avviene che ci sono soggetti PRIVATI (come singoli o anche sottoforma di società commerciali), che "creano" direttamente (tramite il mining) i bitcoin e poi... li "vendono"... ovvero li "scambiano".

Il bitcoin non è una MONETA; le monete hanno valore intrinseco, sono beni di scambio essi stessi... l'oro è una moneta, il sale è stato una moneta (salario), le pecore sono state moneta (pecunia)... le scatolette di tonno, potrebbero essere moneta... la banconota (nota del banco),anche quella più bella e decorata, non ha valore intrinseco, se non irrisorio, e tantomeno il bitcoin che non ha nemmeno intrinsecamente il valore residuale della banconota stampata.
Il bitcoin è una VALUTA, al pari di Euro e Dollari, etc... sono tutte VALUTE.
Il bitcoin NON HA valore intrinseco, ma vale in quanto rappresentazione di moneta.
Ora la moneta esistente è fatta di beni, che vengono rappresentati dalle valute a corso legale.
Queste valute a corso legale sono "collegate" ai "beni reali", alla "moneta", tramite legami "fiduciari" che portano dalle valute ai beni reali... in mezzo a questo legame ci stanno gli intermediatori, ovvero le banche; le quali, nonostante tutto, sono soggetti giuridici, e sottoposte a tutta una serie di norme e anche di garanzie per i correntisti fino ai 100.000E
Quello che è successo di recente ai correntisti di un paio di banche Cipriote (riduzione del 37% dei saldi di conto corrente superiore alla soglia dei 100.000E) è esattamente A GARANZIA dei correntisti fino ai 100.000.
Le banche in oggetto hanno avuto enormi perdite consolidate, a causa della ristrutturazione del debito greco... La Grecia, in pratica ha detto di non voler più restituire i soldi presi in prestito se non nella misura del 40%
In questo modo, le banche che hanno prestato soldi alla grecia hanno subito una perdita consolidata del 60% di quello che hanno prestato.
Dato che le banche, quando prestano, prestano soldi dei correntisti, la perdita deve essere ripianata salvo dichiarare bancarotta.
In caso di bancarotta tutti i depositi sono "persi" e quelli inferiori ai 100.000 possono fare ricorso al fondo di garanzia.
In questo caso, le banche hanno usato i depositi dei correntisti "ricchi", per non intaccare quelli dei correntisti meno ricchi.
Una scelta, abbastanza "socialista"... e tutto sommato la meno peggiore che una bancarotta "classica".

Ma cosa succede nel caso dei bitcoin?
Ci sono soggetti "privati" che "ottengono" bitcoin dal sistema tramite il software a disposizione... questo software, sebbene operi in ambiente distribuito, svolge la FUNZIONE di banca centrale, ovvero di "GENERATORE UNICO DI VALUTA", ovvero non esiste nessun altro generatore se non quello.
La generazione di valuta è "gratuita"... non è richiesto nessuna controparte in moneta.
per cui il bitcoin non ha un valore intrinseco perchè è una valuta, ma non ha valore nemmeno come valuta, perchè non è collegato in alcun modo ad alcuna moneta o bene di scambio.
Insomma, se non fosse che il bitcoin è un token telematico, sarebbe alla stessa identica stregua di una immagine di una banconota che, viene gratuitamente distribuita sulla rete e che tutti possono stamparsi col la loro stampante... chi più ne stampa più ne ha.
Cioè, invece di esserci un solo soggetto autorizzato a "creare" banconote, ce ne sono infiniti; unico limite è la velocità di creazione, e il numero massimo di banconote creabili.
Velocità di creazione della valuta e ammontare della valuta, sono scelte che spettano alla banca centrale.
Troppa valuta crea svalutazione, inflazione, troppo poca valuta crea deflazione... se inflazione e deflazione siano buone o meno, dipende dai punti di vista... di sicuro il bitcoin è stato pensato per non "adeguarsi" alla massa monetaria, e pertanto, per finire inevitabilmente su un percorso deflattivo...
Non è che non esite una banca centrale del Bitcoin... la banca centrale è stata virtualizzata, programmaticamente definita all'interno del software... l'autore del software si è autonominato direttore della banca centrale ed ha impostato un pilota automatico a sua discrezione.
Rimane il fatto che il bitcoin è una valuta che non ha nessun collegamento con la moneta, e quindi non ha valore nè intrinseco (è una valuta) nè estrinseco tramite soggetti di garanzia.

Allora, torniamo alla domanda:
Chi stabilisce il tasso ufficiale di scambio del bitcoin con altre valute?

Nessuno.
Non c'è un tasso ufficiale di scambio.
C'è un numero di soggetti, individui, o anche società, che hanno "ottenuto", direttamente, o da altri, un certo numero di bitcoin e li "vendono".
Un po' come si vendono le figurine o i giochini degli ovetti Kinder.
Ovviamente, nel momento in cui ci sono soggetti che vendono e soggetti che comprano, là, si forma il "prezzo".

Il prezzo più anche diventare molto alto... ma questo ha poco a che fare con il valore del bitcoin come "valuta", ma piuttosto come valore "di mercato" che, ovviamente, dipende molto dalla domanda e pertanto anche da fattori di marketing.
E' un po' come un quadro... che magari può anche essere acquistato per 1 mil. di Euro (e quell'acquisto nel fissa il "valore")... ma non è detto che potrà essere rivenduto alla stessa cifra... non è nemmeno detto che si troverà qualcuno disposto a comprarlo.

Faccio un esempio molto semplice.
Tizio "crea/ottiene dal sistema" 1000 bitcoin... li mette in vendita... e trova Caio che glieli compra per 1000 Euro.
Tizio con i 1000 euro si paga una vacanza... ora non ha più nè gli euro nè i bitcoin ma se l'è spassata per in po'.
Caio, invece, ha fatto una transazione con Sempronio di 1000 bitcoin, per l'acquisto di una vacanza, dicendogli che valgono 1000E che ha dato a Tizio.
Sempronio, va da Tizio e gli dice, ti do 1000 bitcoin così tu mi dai 1000Euro... ma Tizio dice... io i 1000E non ce li ho più... non ero mica obbligato a tenerli... non sono mica una banca... fatteli comprare da qualcun'altro i tuoi bitcoin.

Ecco, si intuisce abbastanza facilmente che il bitcoin, in regime di libero mercato, e senza alcun soggetto garante, e senza alcun obbligo e responsabilità in capo agli "agenti di scambio", si presta molto bene a diventare un classico "schema ponzi".

http://bitcoinwatch.com/

Il controsenso di oggi è questo:
Che per non fidarsi di valute a corso legale e delle banche, si finisca per fidarsi ad occhi chiusi di un sistema puramente numerico e di intermediatori assolutamente privi di alcun obbligo e responsabilità.
Saluti e...
buoni controsensi a tutti.